corona-4938929_1920-768x265

Emergenza #4 – Cosa ci ha insegnato la Cina?

Sulla scia del precedente articolo, sempre rispettando il dolore e la paura inevitabile che prevale all’interno della nostra società, la nostra vicinanza viene sostenuta dall’impegno dello STAFF di Vikyanna nel voler trasmettere speranza attraverso riflessioni e informazioni fortemente orientate a generare spunti di riflessione nel mondo imprenditoriale italiano.

Oggi vorrei focalizzarmi su attività operative che, nel solco tracciato dalle domande e consigli presenti nel precedente articolo, possano ancor più arricchire la modalità di attuazione di un piano di rimbalzo commerciale tanto necessario per quando la nostra economia reale ripartirà.

Ovviamente il carburante per ogni tipo di iniziativa dovrà efficacemente giungere, sotto forma di sostegno economico dalle istituzioni nazionali e europee ma, mentre la nostra classe dirigente è alle prese con le liti di Palazzo e opportuni accordi politici, a noi imprenditori, partite IVA, professionisti e addetti ai lavori spetta il compito di smuoverci operativamente.

Come?

Innanzitutto partiamo con la citazione molto in voga in questo periodo. Utilizzata anche dal CEO di Apple, Tim Cook, per dichiarare al mondo la scelta di chiudere tutti i negozi della multinazionale statunitense.

“La situazione è irta di difficoltà, e noi dobbiamo essere all’altezza della situazione. Poiché le circostanze in cui ci troviamo sono nuove, dobbiamo pensare in modo nuovo e agire in modo nuovo”.

Questa riflessione (attribuita ad Abramo Lincoln) è assolutamente coerente con il momento che stiamo vivendo.

Dobbiamo innanzitutto avere nuovi occhi per vedere nuove cose.

Tuttavia questo non ci vieta di prendere spunto da ciò che, chi ha già vissuto l’emergenza sanitaria, sia in termini sociali che economici, ha posto in essere per reagire prontamente: la Cina.

In un bellissimo articolo di Martin Reeves, Chairman del BCG Henderson Institute di Boston (sostenuto da un’ottima ricerca) pubblicata da Harward Business Review si analizza il modus operandi utilizzato da molte aziende cinesi per riattivarsi immediatamente al termine della quarantena.

Preciso immediatamente che voi, cari lettori, non dovete assolutamente sentirvi esclusi da tali valutazioni solo perché vengono citate aziende di grandi dimensioni (anche multinazionali) con sede in una stato (la Cina appunto) che è intervenuto con prontezza e scarsa burocrazia, dovrete invece, essere pervasi da una sana curiosità e trarre la giusta creatività. Individuare modelli adattabili al vostro settore e alla vostra realtà oppure, semplici spunti di riflessione che si potranno tradurre in stimoli e conseguenti strategie aderenti al vostro business.

La ricerca individua nella flessibilità e nella capacità di riorganizzarsi (non solo produttivamente ma anche commercialmente e, più in generale, strategicamente) un fondamentale punto di forza.

 

Vi riepilogo brevemente i 12 punti cardine della ricerca:

 

1. GUARDA AVANTI E RIFORMULA COSTANTEMENTE I TUOI SFORZI
Dopo la diffusa ignoranza iniziale del Coronavirus, sono subentrate una serie di informazioni più precise che, per coloro che hanno saputo interpretarle, hanno significato strategie immediate di rimbalzo. Il segreto risiede nella rapidità di rimodellamento del business e dalla reattività di “rimapparsi mentalmente”. La responsabilità di questa visione è del leader.

 

2. UTILIZZARE UN APPROCCIO ADATTIVO DAL BASSO VERSO L’ALTO PER INTEGRARE SFORZI E VISIONE DALL’ALTO VERSO IL BASSO.
Risposte rapide e coordinate necessitano di leadership forte (dall’alto verso il basso), ma la velocità di esecuzione dipende, in tempi di crisi straordinaria, dalla capacità di recepire le strategie da parte dei collaboratori che, con innovazione le applicano e fanno risalire il nuovo modello (dal basso verso l’alto). L’esempio proposto da Reeves ci racconta di una catena alberghiera che ha redatto una guida strategica, specifica per i dipendenti (coinvolgendoli) e utilizzato una App interna per il coordinamento delle misure speciali adottate ottenendo.

 

3. CREARE PROATTIVAMENTE CHIAREZZA E SICUREZZA TRA I DIPENDENTI

Le informazioni che arrivano in tempo di crisi (generata da un male sconosciuto), sono frastagliate e poco chiare addirittura contradditorie. Molti media e i social bombardano a tappeto, senza specifiche analisi scientifiche, con notizie eclatanti e spesso non vere o confutabili. E’ compito del MANAGEMENT (per la nostra realtà italiana potremo dire dell’imprenditore e i leader di settore) individuare fonti certe, suffragate da ricerche attendibili per riversare informazioni chiare e attendibili. Molte società cinesi hanno redatto una guida in costante aggiornamento per i dipendenti. Risultato ottimo!

 

4. RIASSEGNARE LAVORO IN MODO FLESSIBILE (anche per diverse attività)
Alcune aziende creative (non perché siano in ambito artistico, ma poiché sviluppano visioni coraggiose) hanno creato TASK FORCE dedicate alla ripartenza, altre hanno concesso manodopera ad aziende anticicliche (non attanagliate dalla crisi), che ne necessitavano. Attenzione questo non durante la quarantena, ma subito dopo. Ovviamente strategie ed accordi sono stati presi in quarantena per essere pronti al ribalzo.

 

5. CAMBIA IL MIX DEL TUO CANALE DI VENDITA
Alcune aziende cinesi, descritte come AGILI, hanno potenziato la vendita ON LINE trasformando i venditori in influencer. Esempio nel settore cosmetico. Durante la ripartenza hanno ottenuto, grazie alla promozione preventiva, + 200% di ricavi rispetto all’anno precedente.

 

6. UTILIZZARE SOCIAL E MEDIA PER COORDINAMENTO DIPENDENTI E PARTNER
Usare la tecnologia in tempo di quarantena è naturale, sfruttarla in maniera costruttiva è geniale. Molte aziende cinesi hanno creato vere e proprie community in cui condividere emozionalità e professionalità.

 

7. PREPARATI PER UN RECUPERO PIU’ VELOCE DEL PREVISTO
Pur rispettando le diversità sociali e di cultura e allo stesso tempo la priorità di ripartenza dettata dall’appartenenza ad un determinato settore piuttosto che a un altro. Il rimbalzo è stato violento. Un esempio, le transazioni immobiliari erano crollate all’1% dei livelli del 2019, ma nell’immediato post-quarantena sono arrivate al 47%. Ovviamente la pianificazione va fatta mentre si sta reagendo alla crisi.

 

8. VELOCITA’ DI RECUPERO DIVERSA, PER SETTORI DIVERSI
Tutto ciò che agevola la tutela, soprattutto per il ritorno alla normalità (dal Software, ai dispositivi medici, ecc..) ha subito una ripresa repentina, così come alimentari e beverage ovviamente. Valutate attentamente il Vostro.

 

9. CERCA OPPORTUNITA’ NELLE AVVERSITA’
Tutto ciò che limita è uno stimolo per reinventare produzione ed approccio commerciale. Attenti quindi alle esigenze manifestate dalla popolazione, con attenti accorgimenti si potrebbero acquisire quote di mercato imprevedibili in tempi normali. E tutto con grande slancio di solidarietà sociale. Esempio: alcuni ristoranti hanno riiniziato predisponendo piatti semilavorati per permettere alle persone di concludere la preparazione a casa ed in totale sicurezza.

10. ADATTA LA STRATEGIA DI RECUPERO IN BASE ALLA TUA POSIZIONE
La parola magica è geolocalizzazione strategica! Ci potrebbero essere zone che continueranno a restare in quarantena. Organizzati, tramite partnership in modo che l’approvvigionamento di prodotti e servizi offerto sia garantito anche a distanza. In Cina un’importante azienda lattiera casearia ha rimodulato la produzione potenziando i suoi stabilimenti (o quelli dei partner disponibili) al di fuori dei confini della quarantena per servire comunque (nel rispetto delle regole) la zona rossa.

 

11. INNOVARE RAPIDAMENTE ATTORNO A NUOVE ESIGENZE
Oltre a riequilibrare il portafoglio prodotti, molte aziende cinesi, particolarmente illuminate hanno innovato con coraggio basandosi sul risarcimento gratuito di attività in tempi difficili per generare vantaggi per il futuro. Ad esempio, in Cina, una compagnia assicurativa (comparto sempre molto ingessato e previdente) ha deciso di donare una copertura GRATUITA correlata al Coronavirus. Prevede un aumento del 30% di assicurazione sanitaria a febbraio rispetto al 2019.

 

12. INDIVIDUARE NUOVE ABITUDINI DI CONSUMO CHE SI STANNO FORMANDO.
Probabilmente alcuni cambiamenti continueranno oltre la crisi e nasceranno nuove realtà di mercato. Tra i principali settori che otterranno questa evoluzione quelli legati alla sanità, ma in realtà vi sarà un forte orientamento al potenziamento del commercio elettronico del B2B, così come nell’ottimizzazione delle comunicazioni interna alle aziende (piattaforme dedicate ai dipendenti) nonché esterna, piani marketing strategici sempre più evoluti.

 

Questo è quanto ci viene trasmesso da questa ottima ricerca analitica. Credo che nel mondo della consulenza, vi sarà ovviamente, la necessità di evolvere rapidamente per sostenere il business italiano.

Ad esempio noi di Vikyanna abbiamo deciso di condensare all’interno di un manuale tutto quanto riteniamo necessario per agevolare il rimbalzo post-crisi dell’imprenditore: “Oltre l’azienda- La rivoluzione industriale”. Al fine di contribuire in modo pragmatico al sostegno dell’imprenditoria italiana, nei prossimi giorni, il manuale in formato E-BOOK e cartaceo sarà distribuito GRATUITAMENTE.

 

Noi abbiamo deciso e facciamo la nostra parte, ma è altrettanto fondamentale che le imprese, gli studi professionali, le partite IVA facciano lo sforzo di uscire dalla paralisi e impegnarsi in una fase creativa di rilancio. Citando Jerry Maguire “AIUTAMI ad AIUTARTI”.

 

Stefano Pigolotti