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Come creare valore tramite il coinvolgimento dei dipendenti

Creare valore tramite il coinvolgimento dei dipendenti nella strategia aziendale è fondamentale, affinché l’impresa possa centrare appieno tutti gli obiettivi preposti.

D’altronde, il know-how di chi lavora nell’impresa costituisce una risorsa preziosa e non sfruttarlo a dovere, vorrebbe dire perdere un’occasione unica, rendendo il piano strategico solamente un foglio di carta contenente parole e non la solida base da cui partire nell’ottica di incrementare la quota di mercato, affinché vendite, fatturato e utili risultino sempre migliorati.

Ma cosa vuol dire in concreto creare valore mediante il coinvolgimento dei dipendenti?
Vuol dire tutta una serie di cose che permettono, da un lato, all’impresa di ottenere profitti sempre superiori e, dall’altro, di incrementare la produttività. Ma non è tutto. Il clima lavorativo si conferma decisamente migliore, se i dipendenti sono coinvolti, in quanto si sentono realmente protagonisti.
Creare valore coinvolgendo i dipendenti è possibile.

Ecco alcune delle più comuni strategie a tema che hanno consentito ad affermate multinazionali di ottenere risultati migliori nei loro business.

 

1. Assegnare ai dipendenti un obiettivo

Affinché tutti coloro che lavorano in una realtà aziendale siano effettivamente coinvolti, è opportuno assegnare loro un obiettivo concreto.

Occorre, infatti, che capiscano subito quanto sia strategico ed importante il loro ruolo.

Anche quello che apparentemente sembra meno decisivo di altri, in realtà, in rapporto al contesto di riferimento, ricopre un ruolo di una certa utilità. Assegnare ai dipendenti un obiettivo significa perciò renderli consapevoli di quanto siano importanti nella struttura aziendale.

 

2. Rendere i dipendenti partecipi alla strategia aziendale

Si è già evidenziato quanto la strategia possa beneficiare, a seguito della partecipazione diretta dei dipendenti, visto il ruolo determinante che gioca il loro know-how.

Tuttavia, l’altra faccia della medaglia è che, a seguito di questa partecipazione al procedimento di creazione della strategia aziendale, i dipendenti saranno migliori, in quanto avranno una migliore panoramica circa gli obiettivi da centrare e, al tempo stesso, avvertiranno maggiore responsabilità. Tocca ai manager di qualsiasi organizzazione aziendale definire gli obiettivi ed i KPI. Tutto ciò è scontato. Tuttavia, questi andrebbero discussi a tavolino con il team al completo, per poi metterli nero su bianco.

 

3. I ruoli dei dipendenti nel processo strategico devono essere quanto più chiari possibile. Stesso discorso per le loro responsabilità

Affinché i dipendenti abbiano ben presente quali sono i loro ruoli e le loro responsabilità all’interno dell’organigramma aziendale, è sempre scelta saggia definirli al meglio.

Solo se i dipendenti comprendono quanto sia rilevante ciò che fanno nel quadro generale, avranno ben chiari ruoli e responsabilità.
Pertanto, è preferibile mettere per iscritto quali sono i ruoli e le responsabilità di ogni dipendente, indicare quanto margine decisionale abbia il loro ruolo e infine specificare quali sono gli obiettivi che ogni posizione deve raggiungere.

 

4. Assicurare una crescita continua

Solo se i dipendenti si sentono realmente motivati, potranno apportare importanti benefici al processo aziendale. Coinvolgerli con l’intento primario di creare valore, implica l’idea di fondo che i vertici dell’impresa ne apprezzano il lavoro. Questo processo infonde forti motivazioni tra chi lavora in azienda. Tuttavia, affinché sia di lungo periodo, urge garantire ad ognuno serie opportunità di crescita e di migliorare la propria carriera. Chi si sente sottostimato, non darà sfoggio del proprio sapere e sarà di fatto invogliato a lasciare l’azienda, per cercare nuove occasioni altrove.

E dinanzi alla bravura dei dipendenti e alle loro abilità più volte dimostrate sul posto di lavoro, l’azienda commetterebbe un errore madornale nel non fare nulla per assicurare la crescita continua e necessaria in ottica professionale.
Per questo motivo, è sempre bene che il management si confronti un paio di volte all’anno con i dipendenti, al fine di sapere se allo stato attuale delle cose sono felici a lavoro, se sono disposti a migliorarsi accettando obiettivi sempre più sfidanti e se infine possono contare sui necessari strumenti per fare tutto questo.

 

5. Migliorare il processo di comunicazione

Solo in un contesto organizzativo, dove si dà importanza alla comunicazione, vi sono i necessari presupposti, affinché i dipendenti si sentano coinvolti.

Comunicazioni chiare, sintetiche, frequenti, corrette, complete e coerenti sono il meglio a cui aspirare in qualsiasi posto di lavoro.

Infine, il confronto con il management si rivela sempre utile da ambo le parti. Unico problema: mettere a punto un sistema di comunicazione efficiente, detto così, parrebbe estremamente facile. In realtà, non lo è affatto. Occorrono anni di prove per poter vedere i primi risultati positivi.

 

6. Ricompensa

Senza fare troppi giri di parole, i soldi rappresentano uno dei parametri più importanti per capire quanto il ruolo di un dipendente risulti strategico nell’azienda.

I dipendenti bravi, che danno sempre il massimo, che portano avanti la carretta, che non si fanno mai negare, che sono disposti a lavorare di più delle classiche 8 ore, vanno ricompensati. Il denaro, vero è che stimola impegno e motivazioni. Tuttavia, vi sono anche benefit di natura non monetaria da tenere seriamente in considerazione: macchina, viaggi-vacanze, cellulare aziendale e quant’altro.

 

7. Promuovere l’amicizia

In molte aziende si lavora decisamente di più rispetto alle 8 ore d’ufficio. Ergo, molti dipendenti passano più tempo in azienda che con i loro cari. Conditio sine qua non affinché apportino al business un valore aggiunto è anche la promozione dell’amicizia. In uno staff in cui tutti sono amici, ci si capisce al volo, il clima lavorativo è sereno e il livello di soddisfazione appare decisamente più alto.

 

Per concludere …
Alla luce di quanto scritto, in base alla tua esperienza in azienda, cos’hai da aggiungere? Non esitare a dircelo, rilasciando un commento.

 

Stefano Pigolotti